Dipartimento di Scienza dei Materiali
Uno dei primi Dipartimenti impegnati nella ricerca sul Patrimonio Culturale, attualmente i gruppi di ricerca che si occupano di ricerca nell’ambito dei Beni Culturali sono 3. Le competenze e gli expertises sono quelle degli ambiti disciplinari scientifici, come la fisica e la chimica, che permettono di affrontare un percorso di ricerca che affronta il Patrimonio Culturale dal micro al macro e viceversa.
L’essere tra i promotori e i fondatori del “Centro Universitario Datazioni e Archeometria Milano” (CUDAM), ha consentito al Dipartimento di tessere collaborazioni con altri Dipartimenti dell’Università Milano-Bicocca e altri Istituti. Questa libertà di connetterci ad ambiti apparentemente lontani ci permette di essere innovativi e all’avanguardia.
Il laboratorio LAMBDA (LAboratory of Milano Bicocca university for Dating and Archeometry), vanta un’esperienza pluriennale nel campo dell'archeometria. Numerosi sono i contributi alla ricerca e all'innovazione tecnologica soprattutto nell'ambito della datazione di materiali ceramici con luminescenza (TL ed OSL in particolare) e nelle tecniche spettroscopiche per la diagnostica non invasiva. Innovativi sono gli studi dettagliati della natura materica dei beni culturali allo scopo di ricostruire gli antichi processi produttivi per una valorizzazione e fruizione che consideri anche gli aspetti tecnologici. IL Laboratorio è diretto dal Prof. Martini ed è composto dalla Prof.ssa Galli, dal Dott. Francesco Maspero e dalla Dott. Laura Panzeri.
I progetti
- Analisi di opere di Giotto in occasione della Mostra a Palazzo Reale di Milano “Giotto: l’Italia”,
- Studi archeometrici di una coppia di chiuse leonardesche, ora in esposizione al Museo della Scienza e della Tecnologia,
- Analisi di opere di Bernardino Luini e scuola, in collaborazione con la Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana, nel progetto “Luini in nuova luce”
- Progetto Mobartech, con otto partner di cui tre Università, un Istituto CNR e alcune Imprese private.
La stretta collaborazione di Carmen Canevali con l’istituto ISPC del CNR con sede a Milano ha studiato la conservazione dei beni culturali attraverso la sintesi di materiali da impiegare per il corretto restauro reintegrativo e la protezione. Tale attività, avvalendosi delle emergenti nanoscienze e nanotecnologie, rende disponibili materiali innovativi ed eco-compatibili che consentono una protezione mirata ed affidabile nel tempo.
Sicuramente protagonista in questo ambito è Graftonica Srl, spin off dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, che ha sede in Dipartimento e che si occupa di sviluppare materiali nanotecnologici innovativi anche nel settore dei beni culturali. Grazie al lavoro di ricerca e sviluppo, ha ottimizzato un prodotto difeso dal brevetto italiano n. 1405870 del 30.01.2014 concesso sulla base della Domanda n. MI2011A000921 del 24.05.2011 dal titolo “DISPERSIONI NANOPARTICELLARI IN MATRICI POLIMERICHE”. Questo materiale è costituito da una vernice a base acquosa, contenente particolari nanoparticelle che preservano le opere pittoriche.